Il Museo Archeologico |
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Il Museo Archeologico Statale di Altamura è
un Istituto dipendente dalla Sovrintendenza Archeologica
della Puglia, che ha sede in Taranto. Istituito
nel 1987 con apposita convenzione stipulata tra
Comune di Altamura, A.B.M.C. di Altamura e Sovrintendenza
Archeologica della Puglia, è stato aperto
al pubblico nel 1993 con la mostra sulla scoperta
dell'Uomo di Altamura in località Lamalunga.
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Successivamente
sono state aperte altre mostre, una sul rinvenimento
di una grotta sepolcrale neolitica in territorio
di Cassano Murge e l'altra sulla tomba del
guerriero rinvenuta in località Padreterno
(Gravina in Puglia).
Il 21 Aprile 1997 è stata inaugurata
la mostra sul sito altomedievale di Belmonte
(Altamura) e aperto al pubblico l'intero percorso
intitolato "Il Popolamento antico dell'Alta
Murgia". Il percorso comprende quattro
sezioni: Preistorica, Arcaica, Classica ed
Ellenistica, Altomedievale. La sezione Prestorica
parte dai ritrovamenti paleolitici del Pulo
di Altamura per proseguire con l'esposizione
dei materiali neolitici provenienti dai territori
di Altamura, Gravina e Laterza. Ampio spazio
è dedicato all'età del bronzo
con i corredi provenienti da grotta Nisco,
da Casal Sabini, dal Pisciulo, dalla grotta
prima del Pulo e dall'insediamento di La Croce,
composti da ceramiche, industria litica e
oggetti in bronzo e osso. Nella sezione Preistorica
è esposto l'oggetto più raro
e prestigioso del Museo e cioè l'osso
a globuli, un osso ricavato dalla zampa di
un ovino, riccamente decorato, molto simile
ad uno rinvenuto negli scavi di Troia, nei
livelli della città di Priamo. |
L'oggetto è il primo documento dei rapporti
fra Oriente ed Occidente, unico ritrovato in Italia
peninsulare.
Nella sezione Arcaica si espongono tombe ad Enchytrismos
da Altamura a Gravina oltre a numerosi corredi funerari
con materiali geometrici e metallici da necropoli
indigene di Altamura, Gravina e Ginosa, in particolare
l'eccezionale elmo corinzio di bronzo accompagnato
da patera sbalzata di bronzo che testimoniano i
rapporti commerciali esistenti già nel VI
secolo a.C; con la colonia greca di Metaponto e
con l'ambiente tirrenico.
Molto ricca si
presenta la sezione Classica ed Ellenistica
con vasi attici presenti in corredi funerari
dalle necropoli di Botromagno e Casal Sabini
e con una ricca produzione vascolare dalle
tombe di Toritto, Gravina e dell'area urbana
di Altamura. Eccezionale il corredo funerario
dalla tomba di via Bari, riferita ad un personaggio
emergente dell'aristocrazia locale. Infatti
nella sua tomba, manomessa in antico, vi erano
circa 150 vasi, a figure rosse, a vernice
nera ed alcuni con patina argentea che imitava
i prodotti metallici., oggetti rarissimi presenti
solo nell'itinerario di questo Museo. L'etè
ellenistica è ampiamente documentata
da vasi di Toritto e della Necropoli di Iesce
(Altamura). I corredi del II Secolo a.c. esposti
sono stati recuperati nell'area urbana di
Altamura. La sezione Altomedievale espone
i reperti dal sito di Belmonte con i ricchi
gioielli in oro e argento, le lampade di vetro,
i tegoloni con la croce incisa. Da aprile
2000 è in mostra l'eccezionale corredo
di ori proveniente da Altamura, via Genova,
con la parure composta da collana con protomi
conformata a teste di antilopi,
gli orecchini con pendente conformato ad Eros,
tre anelli con pietre di granato, il pendente
ad anforetta decorato con ramo di edera smaltato;
completavano il corredo gli oggetti del maquillage
(ago da trucco, spatolina da trucco, specchio)
e la monetina di C. Renius, obolo per pagare
Caronte che data la tomba verso la fine del
II sec.a.C.
Tra gli oggetti da segnalare: ciottoli incisi
del Paleolitico superiore; osso a globuli
di provenienza anatolica; elmo corinzio in
bronzo; ceramiche argentate dalla tomba di
via Bari; coperchio a figure rosse con la
raffigurazione del mito di Fedra; ori di via
Genova, bracciali d'argento da Montedoro;
croce d'oro di Belmonte. |
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